środa, 7 października 2015

Poached eggs

Sono tre giorni che piove 24/24h...

oramai è tutto un unico colore: grigio. Grrr....ed io che volevo godermi qualche pomeriggi al parco con Guzel tra le foglie arancioni... Niente. Si passa dall'estate al freddo più freddo, gelo, inverno.

Week end sottotono visto il freddo e per tirarmi su il morale (ogni scusa è buona) mi sono data allo shopping e alla cucina!

Scones con uvetta e cannella, cupcakes, crumble di prugne e via dicendo...

Il pranzo di oggi invece è stato molto veloce ma non per questo meno gustoso!

Sono una di quelle persone che anche se ha pochissimo tempo DEVO mangiare qualcosa di gustoso: abbasso il panino del bar o gli snack da macchinetta.

Piuttosto mi porto da casa qualcosa di cucinato. Per fortuna oggi ero comoda e sono tornata a casa ma non avevo tempò per pasta o altre diavolerie troppo complicate.

Apro il frigo ed erano rimasti gli asparagi di ieri a pranzo: ottimi. Metto un tegamino sul fornello, una noce di burro ed inizio a grigliarli.

Pronti in pochissimo!

Vedo anche dell'indivia belga, amara da cruda...uhm taglio una in quattro parti, stesso tegamino, filo di olio, fiocchi di sale, spolverata di pepe e via.

Il tempo è tiranno ed ho pochissimo ancora per escogitare qualcosa.

Uova! Benedette uova che siete sempre in frigo!

Per un periodo le avevo eliminate ora eccole prepotentemente presenti in cucina.

Sono veloci, poche calorie, proteine a gogo e via. Basta non esagerare, come tutte le cose del resto!

Uova in camicia (o poached eggs che dir si voglia). Fanno anche da base alle famose uova alla Benedict che sono un piatto da urlo! Ma troppo complicato, quindi ecco il mio esperimento:

1 uovo

acqua bollente

2 cucchiai di aceto bianco

un mestolo

Mettete l'acqua a bollire in una casseruola dai bordi alti.

Non appena inizia a bollire rompete l'uovo nell'acqua e con un cucchiaio mescolate l'acqua stessa con un movimento circolare affinchè si formi un mulinello, un vortice.

Siate veloci e non esitate altrimenti l'uovo non si coprirà bene dalla camicia, diciamo così :)

Fate cuocere per 3' (non oltre altrimenti succederà che il tuorlo sarà troppo cotto, un pò come il mio) e scolate l'uovo con un mestolo traforato.

Adagiatelo sui vostri asparagi, sale e pepe e una pagnotta vicino da inzuppare nel tuorlo! Yummie

Delizioso e pronto a tempo di record!

Buona settimana a tutti

Plumcake variegato al cacao di Luca Montersino

Se solo avessi davvero del tempo (taaaanto) da dedicare agli esperimenti, le prime cose che farei proverei a fare, sarebbero certamente le bellissime torte di Luca Montersino...Diabella, Perla Rubino, Caraibi....già solo i nomi fanno impazzire.

Non potendomi dedicare come vorrei, allora ripiego sulle cose un pò più semplici, sempre sue però. Come questo plumcake variegato al cacao.

Ammetto che non è il genere di dolce che amo...insomma mettimi davanti una fetta di Tenerina e una di plumcake e...va beh, l'esito è scontato. Plumcake e ciambelloni solitamente infatti "impalugano"....traduzione: strozzano. Però devo dire che questo qui va giù che è una bellezza e anche il gusto è davvero azzeccato...per fortuna vista la quantità di burro. Una fettina quindi magari per l'ora del te ci sta davvero bene e il resto a colazione ^_^

Ho apportato qualche minuscola modifica, quindi scriverò la ricetta esattamente come l'ho fatta io. La versione originale si trova veramente dappertutto.

INGREDIENTI per uno stampo da plumcake di 25 cm:

225 gr burro

200 gr uova intere

180 gr zucchero a velo

200 gr farina 00

50 gr fecola di patate

5 gr lievito per dolci

1 bacca di vaniglia

15 gr cacao amaro

20 gr latte

In una ciotola montare con le fruste il burro morbido, con lo zucchero a velo e i baccelli della vaniglia. Il burro per essere della giusta consistenza va lasciato a temperatura ambiente diverse ore oppure può essere scaldato 30 secondi nel microonde.

Dopo aver ottenuto un composto chiaro e spumoso, aggiungere le uova leggermente sbattute poco alla volta, continuando a montare con le fruste.

Successivamente incorporare la farina, la fecola e il lievito setacciati, dal basso verso l'alto, con una spatola. Io ho aggiunto anche poco latte perchè mi sembrava un pò troppo sodo.

Versare 250 gr di questo composto in un'altra bacinella ed unire il cacao e il latte restante.

Versare quindi il composto chiaro nello stampo da plumcake (imburrato e infarinato) e poi il composto al cacao, a cucchiaiate.

Cuocere in forno statico a 170 gradi per 45 minuti circa. Se vedete che scurisce troppo coprite con l'alluminio. Fate la prova con lo stecchino per verificare la cottura.

Con questa soffice tortina vi auguro un fantastico week end!!

POESIE

LA SOLITUDINE

La solitudine è per lo spirito

ciò che il cibo è per il corpo.

(Seneca)

..................................

La vera solitudine

è in luogo che vive per sé

e che per voi

non ha traccia né voce

e dove, dunque,

l'estraneo siete voi.

(Luigi Pirandello)

......................................

Bisogna essere molto forti

per amare la solitudine

(Pier Paolo Pasolini)

.......................................

La solidarietà

è la forza dei deboli.

La solitudine

è la debolezza dei forti.

(Ugo Ojetti)

...........................................

La solitudine

crea persone d'ingegno

oppure idioti

(Victor Hugo)

.............................................

Chi non sa popolare la propria solitudine,

nemmeno sa essere solo

in mezzo alla folla affaccendata.

(Charles Baudelaire)

.....................................................

La solitudine

subita ci affligge;

scelta appaga

(Alessandro Morandotti)

..........................................................

La solitudine

può essere

una tremenda condanna

o una meravigliosa conquista.

(Bernardo Bertolucci)

...........................................................

L'amore consiste in questo

due solitudini che si proteggono

si toccano e si accolgono.

( Tainer Maria Rilke)

.................................................................

Il mio cuore sente ogni eco

del tempo lieto e triste

procedo tra gioia e dolore

nella solitudine.

(Johanna Wolfang Goethe)

....................................................................

Non ho mai trovato

il compagno che mi facesse

tanta compagnia

come la solitudine

(Henry David Thoureau)

..................................................................

Più mi lasci sola

più splendo.

(Alda Merini).

Plumcake variegato al cacao di Luca Montersino

Se solo avessi davvero del tempo (taaaanto) da dedicare agli esperimenti, le prime cose che farei proverei a fare, sarebbero certamente le bellissime torte di Luca Montersino...Diabella, Perla Rubino, Caraibi....già solo i nomi fanno impazzire.

Non potendomi dedicare come vorrei, allora ripiego sulle cose un pò più semplici, sempre sue però. Come questo plumcake variegato al cacao.

Ammetto che non è il genere di dolce che amo...insomma mettimi davanti una fetta di Tenerina e una di plumcake e...va beh, l'esito è scontato. Plumcake e ciambelloni solitamente infatti "impalugano"....traduzione: strozzano. Però devo dire che questo qui va giù che è una bellezza e anche il gusto è davvero azzeccato...per fortuna vista la quantità di burro. Una fettina quindi magari per l'ora del te ci sta davvero bene e il resto a colazione ^_^

Ho apportato qualche minuscola modifica, quindi scriverò la ricetta esattamente come l'ho fatta io. La versione originale si trova veramente dappertutto.

INGREDIENTI per uno stampo da plumcake di 25 cm:

225 gr burro

200 gr uova intere

180 gr zucchero a velo

200 gr farina 00

50 gr fecola di patate

5 gr lievito per dolci

1 bacca di vaniglia

15 gr cacao amaro

20 gr latte

In una ciotola montare con le fruste il burro morbido, con lo zucchero a velo e i baccelli della vaniglia. Il burro per essere della giusta consistenza va lasciato a temperatura ambiente diverse ore oppure può essere scaldato 30 secondi nel microonde.

Dopo aver ottenuto un composto chiaro e spumoso, aggiungere le uova leggermente sbattute poco alla volta, continuando a montare con le fruste.

Successivamente incorporare la farina, la fecola e il lievito setacciati, dal basso verso l'alto, con una spatola. Io ho aggiunto anche poco latte perchè mi sembrava un pò troppo sodo.

Versare 250 gr di questo composto in un'altra bacinella ed unire il cacao e il latte restante.

Versare quindi il composto chiaro nello stampo da plumcake (imburrato e infarinato) e poi il composto al cacao, a cucchiaiate.

Cuocere in forno statico a 170 gradi per 45 minuti circa. Se vedete che scurisce troppo coprite con l'alluminio. Fate la prova con lo stecchino per verificare la cottura.

Con questa soffice tortina vi auguro un fantastico week end!!

POMODORI RIPIENI DI COUS COUS

Ecco un altro grande classico della cucina estiva, i pomodori ripieni!

La mia mamma da piccola li faceva spesso, farciti di pane grattuggiato, erbe aromatiche (e Parmigiano), poi li gratinava nel forno...io li adoravo! Come ben sapete qui il forno è bandito in questi giorni, quindi ho trovato un altro tipo di ripieno, che richiede una cottura di massimo due minuti (perfetta!), giusto il tempo che si scaldi l'acqua per il cous cous. Vanno serviti freddi, e sono perfetti anche i giorni dopo.

INGREDIENTI X 2:

- 4 pomodori maturi

- 250 gr di cous cous

- 1 spicchio d'aglio

- 1/2 tazza di olive verdi snocciolate

- 1 cucchiaio di capperi sott'aceto

- erba cipollina

- prezzemolo

- basilico

- succo di limone

- olio EVO

- sale, pepe

- Peperoncino in polvere

Tagliate i pomodori a metà, svuotateli (ma conservate la polpa in una ciotola). Salateli leggermente all'interno.

Preparate il cous cous (io ho usato quello di mais e riso, per questo è così giallo!): mettete in una pentola 250ml d'acqua e 1 cucchiaino di sale. Quando bolle toglietela dal fuoco, versateci dentro il cous cous, 1 cucchiaio di olio EVO, mescolate e lasciate riposare per qualche minuto, il tempo che venga assorbito tutto il liquido. Sgranate bene con una forchetta e lasciate riposare.

Nel frattempo tritate le erbe aromatiche insieme alle olive, i capperi e l'aglio (se lo gradite).

Aggiungete il trito al cous cous. Aggiungete anche una parte della polpa dei pomodori svuotati, tagliata a cubetti piccolini.

Condite con abbondante succo di limone, olio, sale, pepe e un pizzico di peperoncino in polvere.

Amalgamate bene, e versate il cous cous dentro i pomodori.

Conservate qualche ora in frigo prima di servirli.

Rapidissimi ma freschi e scenografici!

Petits-Beurre alle noci e pistacchi di bronte.

 A volte dimentico che non sempre le cose sono scontate, 

dimentico di dire alle persone che amo, quanto contano per me, 

quanto mi mancano quando non ci sono,

 e

quanto, fondamentale sia, la loro impronta nella mia vita.

Alle persone che hanno fatto parte del mio passato 

e che in qualche modo hanno contribuito 

a farmi diventare la persona che sono; 

ed a  tutte quelle che costituiscono il mio presente,

comprese voi, carissime amiche blogger.

Grazie! 

 

Dose  per 50 petits-beurre:

200 gr di zucchero

200 gr di burro leggermente salato

125 ml d'acqua

2 gr di sale

550 gr farina 00

6 gr di lievito60 gr di noci60 gr di pisatcchi di bronte (acquistati qualche tempo fa in una fiera agricola tenutasi qui vicino e custoditi gelosamente).

 

Riunite in un pentolino lo zucchero ed il burro,l'acqua e il sale.Portate a bollore su fiamma bassa.

Quando il burro sarà fuso spegnete il fuoco e lasciate riposare per 20 minuti rigirando spesso.

Tritare le noci e i pistacchi.

In una terrina mescolate la farina e il lievito aggiungendo successivamente le noci e i pistacchi tritati.

Aggiungete il composto liquido freddo.

Lavorate l'impasto fino a che il composto sia compatto ma piuttosto molle.

Avvolgete l'impasto nella pellicola e riponetelo in un luogo fresco per almeno 3 ore.

Trascorso

il tempo necessario stendete la sfoglia sottile e con l'apposito stampo

ritagliate i petit-beurre, disponeteli sulla placca rivestita di carta

forno e infornate per 12 min. a 180°.

Questi biscotti devono essere ben dorati ai bordi e più bianchi al centro.

 

          

                                                                                 Bon appetit!!

   

Piccoli Piaceri #3

"Una

giovane ragazza con un gusto pronunciato per i piccoli piaceri della

vita: immergere la mano in un sacco di legumi, spaccare la crosticina di

una creme brulée con la punta del cucchiaino e far rimbalzare sassi

sull'acqua del Canal Saint Martin." Il favoloso mondo di Amelie  cit.

Questo

è il terzo capitolo di questa bislacca rubrica. E anche l'ultimo. Non è

per carenza di idee, piuttosto è bene rinnovare la tipologia di post.

Chissà, più in là potrei ritornare sui miei passi..

#1

Quando è ora di ritirarsi e quindi di andare a letto -a meno che io non stia barcollando tra la dimensione del sonno e quella del dormiveglia- mi dò una sciacquata rapida e mi accuccio sotto le coperte. Quest'abitudine mi trasmette la tranquillità necessaria per farmi dormire serena, come se così facendo le lordure della mia vita e quindi i pensieri negativi e i ricordi infelici non potessero insidiarsi in questo mio tempio sotto il piumone - specie quando è fresco di bucato.

Ho 22 anni ma continuo a nutrire un amore viscerale per mia madre e quindi non mi vergogno di dire che dormire con lei mi trasmette un senso di sicurezza impossibile da trovare altrove. Il calore che provo standole accanto è confortante,ma non da meno il profumo della sua pelle. Sono sempre stata molto fissata a questo proposito, pensate infatti che da piccola quando mia madre non era nei dintorni, prendevo i suoi abiti,li indossavo alla meglio che potevo e ci rotolavo,per sentire meglio l'odore rimasto sui vestiti di lei. 

Qui fui colta in flagrante.

Piccole manie crescono.

Non intendevo a quel modo!

#2

 Poi c'è la doccia. Quando fa freddo entrare in contatto con l'acqua può rivelarsi alquanto traumatico...  

Ma benedetta sia l'acqua calda!

Finchè dura. 

A casa mia dopo un pò si esaurisce... E lì sono cazzi.

  #3

Ma vogliamo parlare del toccare la pelle fresca di depilazione o rigenerata da una pulizia del viso? Un pò come fanno i serpenti quando fanno la muta e cambiano pelle, per noi ragazze è una gioia ritrovarsi con un'epidermide liscia e liberata da quei molestissimi peli superflui e da quegli antiestetici punti neri.  

Mi rivolgo ai maschietti:

non è che siccome ne parlo io vuol dire che sono l'unica

sfigata al mondo ad avere peli e difetti della pelle da evitare quasi fossi una

lebbrosa! Non è che Veet, Bic, Depil Soap, Braun, Streep, eccetera eccetera

hanno campato grazie unicamente a me! Coi drammi estetici delle donne di tutto

il mondo queste aziende c'hanno campato le loro e le vostre

nonne,mamme,sorelle,zie,figlie,nipoti e pronipoti brutte almeno quanto noi

altre comuni mortali! Vi asssssssssicuro che ci fa più figura una persona

disposta a parlarne e a scherzarci sopra piuttosto che una ragazza che rinnega

il problema > finga non esista > si spaccia per l'aggraziata ed

imperitura talpa senza peli quale non è!

Madelein Kahn: "Non avrei saputo esprimere meglio il concetto, bravissima Robbin! Rivendica i nostri diritti!" 

Robbin: "No, bella mia. Le frustrazioni ce le dobbiamo sorbire tutte quante senza sconti! Però rispetto ai maschi abbiamo un vantaggio e cioè che le cose belle che ci accadono sono sempre e solo per merito dei nostri ammirevoli sforzi."

Polpette di zucchine - Kolokithokeftedes

Buon mese a tutti! E novembre è iniziato. La serata di ieri era proprio in clima di Halloween: nubifragio a Bologna proprio mentre ero imbottigliata nel traffico per raggiungere casa di Valentina che ci ha ospitato per la serata.

Semafori che saltano, biciclette che sfrecciano nelle pozzanghere, io che avrei voluto la mia tavola da surf per riuscire ad arrivare in orario!

Alla fine i nostri eroi ce l'hanno fatta e mi sono messa anche io ai fornelli per preparare uno degli antipasti. Polpette alle zucchine.

Si fanno in Grecia in tutti i modi, semplici oppure con l'aggiunta di Feta. Ieri le abbiamo fatte nel modo più semplice possibile visto il poco tempo.

Sono un ottimo finger food a mio parere :)

Ingredienti per 8 persone

1/2kg zucchine scure

1 mazzetto di prezzemolo

menta

2 cipollotti freschi

200gr di pangrattato

3 cucchiai di farina 00

1/2 bustina di lievito

olio e.v.o

sale e pepe qb

grazie a Tizi per la foto

Grattuggiamo le zucchine (attenzione alle dita non fate come me che ieri mi sono grattuggiata un dito ok?) e le mettiamo in uno scolapasta con abbondante sale per farle perdere l'acqua di vegetazione. Lasciamole circa 15'. Dopo questo tempo le trasferiamo in una ciotola dove aggiungeremo il pangrattato e la farina, i cipollotti finementi tagliati, la menta e il lievito. Lavoriamo con una forchetta l'impasto aggiungendo l'olio al bisogno. Aggiungiamo sale e pepe a piacere ed infine il prezzemolo tritato.

Con due cucchiai formiamo delle quenelle e mettiamo su una placca da forno ricoperta di carta. 

Inforniamo per 20' a forno ben caldo sui 200°C.

Con un buon vino bianco come il nostro di ieri sera erano ottime!

Fatemi ringraziare Valentina per l'ospitalità e Tiziana "collega" di cucina, nonchè i ragazzi per l'ottima compagnia ed il vino :)

Pinza della marca trevigiana di Gelcor

ingredienti

300 gr farina di mais gialla

20 gr semi di finocchio

1,5 l acqua

200 gr farina bianca ma è una cifra ad occhio

120 gr uvetta

150 gr fichi secchi a pezzetti

100 fr di noci a pezzetti

150 gr zucchero

2 mele grattugiate con i buchi grossi o a fettine sottili

grappa 1 bicchiere abbondante

2 arance buccia e succo di 1 arancia

50gr burro o strutto

lievito 1 cucchiaino (meno di mezza bustina)

Procedimento

Alla

sera ho messo a bagno l'uvetta sotto grappa il giorno dopo ho messo a

bollire l'acqua in un tegame con il fondo spesso, ho versato a pioggia

la farina di mais e i semi di finocchio e ho fatto cuocere la polenta

per circa 15 minuti, intanto in una bacinella ho messo l'uvetta con la

grappa, i fichi secchi a pezzetti le le mele che ho grattugiato a fori

grandi, la buccia e il succo di arance . cotta la polenta ho aggiunto il

burro e lo zucchero ho mescolato e messo in una terrina a raffreddare

un poco ho unito il contenuto della terrina mescolato bene bene.

Versato sulla spianatoia il tutto e ho aggiunto la farina bianca e

lievito la quantità di farina dipende da quanta ne viene assorbita

amalgamando il tutto a mano. In un tegame di alluminio rettangolare ma

con i bordi alti ho messo un foglio di carta da forno bagnata e unta ho

versato il composto livellato cospargere di zucchero, lasciare a

lievitare un'oretta, poi infornato a 180 ventilato per circa 40 minuti.

allora

la ricetta l'ho assemblata leggendo 5 diverse ricette prendendo un po'

da tutte!

PASTEL VEGETARIANO

INGREDIENTES

1 paquete de láminas de pan de semillas

1 zanahoria

Queso crema San Millán

Queso Parmesano rallado

Mahonesa

2 huevos duros

10 aceitunas negras deshuesadas

Manzana

Nueces

Queso Roquefort

Aceite

Sal

PREPARACIÓN

Rallar la zanahoria y escurrir para que no empape el pan. Reservar.

Poner en la fuente de servir una lámina de pan.

Mezclar la zanahoria con dos cucharadas de queso crema y dos cucharadas de queso rallado. Ha de quedar compacto. Extender sobre la lámina.

Colocar otra lámina de pan encima.

Extender mahonesa y encima, los huevos rallados con un poco de sal y aceite.

Otra lámina de pan.

Triturar las aceitunas y mezclar con una cucharadas de queso crema, media manzana picada y extender sobre la lámina de pan.

Cubrir con otra lámina.

Mezclar queso Roquefort con nueces picadas y extender.

Cubrir de nuevo con pan.

En un bol, mezclar unas cucharadas de queso crema con mahonesa y un poco de pimienta recién molida.

Extender por encima y alrededor del pastel.

Decorar al gusto, y mejor de un día para otro.

Nota: Los rellenos son al gusto.

Fuente: Mabel con algunas variaciones.

Bon appétit!!